Il dollaro è rimasto stabile lunedì, influenzato dagli ultimi dati PCE degli USA che suggeriscono la possibilità che la Federal Reserve possa ridurre i tassi d’interesse a giugno, mentre lo yen è rimasto vicino ai 152 per dollaro, alimentando speculazioni su un possibile intervento del mercato da parte del Giappone.
Il Dipartimento del Commercio ha riportato un aumento dello 0,3% dell’indice dei prezzi PCE per febbraio, leggermente al di sotto delle previsioni degli economisti di un rialzo dello 0,4%. Inoltre, la spesa dei consumatori ha visto il suo aumento più significativo in più di un anno lo scorso mese, dimostrando la resilienza dell’economia. La maggior parte dei mercati globali era chiusa lo scorso venerdì.
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha considerato i recenti dati sull’inflazione positivamente, in linea con le aspettative stabilite durante l’ultima riunione di politica della Fed. Le previsioni di mercato ora si inclinano fortemente verso un taglio dei tassi da parte della Fed a giugno, con aspettative di fino a cinque tagli nel corso dell’anno se i mercati del lavoro dovessero indebolirsi ulteriormente, secondo gli strategist di Citi.
L’euro e la sterlina hanno entrambi registrato leggeri guadagni contro il dollaro, che ha visto una piccola diminuzione del suo valore indice ma è rimasto vicino al picco di sei settimane. Il continuo declino dello yen, che ha raggiunto un minimo di 34 anni contro il dollaro, ha tenuto gli osservatori del mercato in allerta riguardo alla potenziale intervenzione del Giappone dopo due episodi nel 2022.
Il Giappone si trova di fronte a una decisione difficile sulla gestione dello yen, soprattutto dopo la fine del suo anno fiscale e le recenti dichiarazioni ufficiali volte a stabilizzare la valuta. Si prevede la possibilità di un intervento se lo yen dovesse raggiungere tra 152 e 155 per dollaro, specialmente in quanto si indebolisce anche rispetto allo yuan cinese.
In altre notizie valutarie, il dollaro australiano è salito dello 0,21% a $0,654, mentre il dollaro neozelandese è aumentato dello 0,20% a $0,599. Nel mondo delle criptovalute, il Bitcoin ha registrato un notevole guadagno dell’1,83%, raggiungendo $70,927.00, e l’Ether è salito del 3,46% a $3,619.20.