Mentre il primo trimestre si conclude, i mercati globali hanno vissuto un mix di alti e bassi, con gli investitori che oscillano tra speranza e cautela. L’attesa di tagli ai tassi di interesse da parte delle principali banche centrali ha guidato movimenti di mercato significativi. L’indice globale delle azioni MSCI ha registrato nuovi massimi, crescendo del 10% da metà gennaio amid le aspettative fluttuanti sui tagli ai tassi di interesse negli USA. La Svizzera ha avviato un ciclo di allentamento tra le economie sviluppate, e i trader scommettono in gran parte che la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea ridurranno i costi di prestito a giugno. Tuttavia, esiste la possibilità di una pausa nei tagli dei tassi se l’estate porterà crescita economica, potenzialmente stringendo il mercato del lavoro e aumentando salari e inflazione, secondo Dennis Jose di Exane BNP Paribas.
L’entusiasmo non si è limitato solo ai mercati azionari; anche i mercati obbligazionari e delle materie prime si sono uniti al rally. Un indice globale dei titoli di stato ha registrato il suo primo guadagno del 2024, e i debiti dei mercati emergenti hanno visto rendimenti impressionanti, con i titoli di Argentina, Pakistan, Ucraina ed Egitto che hanno superato le aspettative, sostenuti da vari fattori inclusi il supporto del FMI e l’ottimismo per i tagli dei tassi negli USA. Nel frattempo, il dollaro si è rafforzato, impattando le economie globali, mentre gli investitori navigano tra segnali economici misti e movimenti di mercato. Sebbene alcuni prevedano uno scenario di “atterraggio morbido” con tagli dei tassi che evitano le recessioni, le complessità dell’attuale ambiente economico suggeriscono un approccio cauto, nonostante l’ottimismo nei mercati azionari e delle materie prime.